FIT TEST: Verificare i Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie
La verifica dell'efficacia dei DPI per le vie respiratorie mediante FIT test
Che cos’è il Fit test?
Il Fit test è ad oggi l’unico strumento scientificamente efficace in grado di dimostrare se il DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) fornito dal Datore di lavoro ha una tenuta corretta sul viso del lavoratore. L’addestramento all’uso corretto dei DPI è un obbligo del Datore di lavoro, come indicato dall’art. 77, comma 5, D. Lgs.81/08. Il DPI deve essere adeguato, corretto per il rischio presente e idoneo a fornire un’adeguata protezione al lavoratore che lo indossa.
Alcuni studi evidenziano che nel 50% dei casi il dispositivo non fornisce il livello di protezione atteso perché non aderisce in modo corretto al viso.
E’ importante tener conto di alcuni fattori specifici legati al lavoratore, come per esempio:
- Idoneità fisica
- Caratteristiche del viso
- Occhiali
- Lenti a contatto
- Accessori NON DPI
- Interazione con altri DPI
Tutto Per la Sicurezza è in grado di realizzare fit test in tutta Italia attraverso la sua rete di collaboratori.
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Vantaggi per il Datore di Lavoro e per il lavoratore
- Diminuzione del rischio sanitario per i lavoratori
- Esecuzione dell’addestramento obbligatorio previsto dall’art 77 D.Lgs. 81/2008
- Valido come punteggio per la riduzione del premio assicurativo INAIL ( OT23)
- Resa del DPI ottimizzata
- Scelta ottimale del DPI
UNI 11719:2018 e UNI EN 458:2016
Aggiornamento Normativo in applicazione della Legge 17/12/2021, n. 215.
A seguito della pubblicazione del testo del D.L. 21 Ottobre 2021, n.146, recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili” sono state introdotte importanti novità alla disciplina della Sicurezza sul lavoro ed in particolare riguardo i DPI. Le principali modifiche riguardano l’Art. 37 comma 5 e l’Art. 79 comma 2-bis del D.lgs 81/2008.
La modifica dell’Art. 37 comma 5 riguarda l’addestramento e specifica che questa attività deve prevedere una prova per il corretto indossamento dei DPI e un’esercitazione pratica per la procedura di lavoro in sicurezza.
La modifica all’Art. 79 comma 2-bis riguarda, invece, i criteri di individuazione e uso dei DPI e specifica che il D.M. 2 maggio 2001 deve essere aggiornato con le norme UNI più recenti.
Da queste modifiche ne consegue che:
per i DPI di protezione delle vie respiratorie si deve fare riferimento alla norma UNI 11719:2018 che prevede nuovi criteri di scelta, uso e manutenzione e che introduce l’attività di validazione (prova di adattabilità o Fit-test) per tutti i respiratori a tenuta sul volto, indipendentemente dall’attività svolta.
Come si usa il Fit test?
Il Fit test utilizzato da Novasafe è di tipo qualitativo e viene eseguito utilizzando una soluzione dolce a base di acqua e saccarina.
I lavoratori dovranno essere sempre informati circa gli ingredienti della soluzione e dovranno essere a conoscenza del fatto che saranno esposti a leggere nebulizzazioni.
I lavoratori indosseranno un copricapo con un foro frontale in corrispondenza della bocca e non potranno mangiare, bere (tranne acqua) o masticare gomme nei 15 minuti precedenti al test.
Inizialmente i lavoratori, privi del respiratore, vengono sottoposti a leggere nebulizzazioni per testare se riescono a percepire il sapore dolce della soluzione anche a livelli molto bassi (sensivity test).
Successivamente viene eseguito il fit test qualitativo, nel seguente modo:
I lavoratori indosseranno il respiratore, ogni tipo di DPI utilizzato durante l’uso effettivo del respiratore e il copricapo specifico. Dopodiché, mentre avviene la nebulizzazione della soluzione di saccarina all’interno del copricapo, dovranno eseguire i seguenti 7 esercizi dalla durata di circa 1 minuto ciascuno:
- Respirare normalmente
- Respirare profondamente
- Spostare la testa da un lato all'altro
- Alzare e abbassare la testa
- Piegare in avanti come in un inchino
- Leggere/parlare a voce alta
- Respirare normalmente ancora una volta
Il test termina ogni volta che il lavoratore percepisce il sapore dolce dell’aerosol perché questo indica che il respiratore non è indossato bene e dunque non aderisce perfettamente alla faccia. In questo caso si attendono 15 minuti, si ripete nuovamente il test per la sensibilità (sensivity test) e successivamente si procede nuovamente con il fit test.
Nel caso in cui anche il secondo tentativo fallisse, ci sarà bisogno di un respiratore di un’altra taglia o di un altro modello.
Se invece l’intero test viene completato senza che il lavoratore percepisca il sapore dolce dell’aerosol, il test è riuscito e ciò significa che il respiratore si adatta perfettamente al soggetto.
E’ importante che il respiratore utilizzato sia compatibile con eventuali altri DPI utilizzati dal lavoratore, come ad esempio: occhiali di sicurezza, protezione dell'udito, schermi facciali, caschi e tute. Ad esempio, se un respiratore a semimaschera non si adatta bene, può sovrapporsi agli occhiali che possono cosìappannarsi e interferire con la tenuta del respiratore.
Quando si usa il Fit test?
In molti Paesi il Fit test è previsto prima che un utente possa indossare un respiratore obbligatorio sul lavoro. In generale, i Fit test devono essere eseguiti:
- Quando viene utilizzato un respiratore di diverso formato, stile, modello o marca
- Quando si verificano cambiamenti nel volto che possano influenzare l'aderenza, ad esempio notevoli variazioni di peso o lavori odontoiatrici
Con una certa frequenza in alcuni paesi, per esempio negli Stati Uniti, il Fit Test deve essere ripetuto almeno una volta l'anno.
Una buona tenuta garantisce l'aderenza del respiratore alla pelle.
Le maschere di protezione delle vie respiratorie possono funzionare solo quando l'aria passa attraverso il filtro.
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